Chi sono gli ebrei italiani contrari al nuovo governo

”Noi sottoscritti, ebrei italiani, di antico retaggio come pure di recente immigrazione, di vario orientamento politico e culturale, in riferimento alle recenti prese di posizione dell’Ucei e della sua presidente Noemi Di Segni in merito alla crisi di governo e alla sua presente risoluzione, esprimiamo il nostro pieno dissenso”.

Così una nota diffusa da una serie di personalità come Ugo Volli, Guido Guastalla, Raffaele Besso, Walker Meghnagi, Michael Meghnagi, Luciano Bassani, Vittorio Robiati, Bendaud Davide Romano, Franco Modigliani, Guido Osimo, Ilan Boni, Umberto Hassan, Simy Azuelos, Emanuele Segre Amar, Giacomo Ottolenghi, Beniamino Hakim, Samy Mordechai, Gabriella Gerbi, Daniele Leoni, Daniele Hassan, Lony Mevorah, Yossi Aminoff, Davide Nassimiha, Davide Calo, Dario Bedussa, Leonello Ascoli.

E scrivono: “Gli ebrei italiani sono caratterizzati da diversità di opinioni politiche e sociali, come il resto della comunità nazionale. Hanno in comune valori etici, una ricchissima tradizione di pensiero, la sensibilità di chi è stato nella storia spesso vittima di atroci persecuzioni. Ma ciò non significa affatto una posizione comune nello schieramento politico. L’Ucei è l’organo rappresentativo di tutto l’ebraismo italiano. Deve quindi rispettare questa pluralità ed evitare di porsi sul terreno dei partiti e dei movimenti che li affiancano. Se lo fa, come è accaduto con ogni evidenza nei giorni scorsi, tradisce la sua missione istituzionale, culturale e religiosa, a grande detrimento degli ebrei italiani e peraltro ledendo i principi preziosi e basilari di laicità delle istituzioni dello Stato e di distinzione tra Stato e fedi religiose. L’Ucei può certamente promuovere temi etici e sensibilità civili, ma, salvo in casi di gravissimo turbamento della pace civile e di reale minaccia alla pacifica convivenza della comunità nazionale o di minaccia concreta alla condizione civile degli ebrei italiani o di atti o provvedimenti di antisemitismo (incluso l’antisionismo), ha il dovere preciso di astenersi da prese di posizione sul dibattito dei partiti e sulla formazione delle maggioranze parlamentari. Questo dovere è stato palesemente violato negli ultimi giorni, offendendo sia gli ebrei italiani sia gli altri nostri connazionali. Richiamiamo la presidente e la giunta dell’Ucei a un senso di responsabilità, nonché alla consapevolezza dei limiti della loro missione, che non sono stati rispettati in questo caso”.

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