Cosa fare di fronte ad un concorso per infermieri che prevede la messa a disposizione di ottantuno posti, di questi settantacinque a diplomati del gruppo linguistico tedesco, solo tre per italiani e altri tre per ladini? Se lo chiede il consigliere regionale di L’Alto Adige nel cuore, Alessandro Urzì, che sul proprio profilo facebook racconta la questione. E si pone alcuni quesiti. Quale sentimento nasce? Indignazione, rabbia, fastidio?
Più concretamente “c’è la consapevolezza che certe situazioni producono soprattutto scoraggiamento fra i giovani in cerca di occupazione, bravi, bravissimi ma appartenenti al gruppo linguistico sbagliato. Ci viene detto che tutto corrisponde a criteri assoluti ed incontrovertibili, insomma nel pieno rispetto della legge (non ne avevamo dubbi). Ma la legge è sempre giusta?”
Per il m omento Urzì ha presentato una interrogazione urgente. Ma al di là degli atti burocratici, resta tanta amarezza per quel concorso che si tinge di becera esclusione.