di Enrico Filotico
L’Italia va nello spazio e lo fa da protagonista. In prima fila, sempre, per portare in alto il settore aereospaziale, campo di applicazione che oggi risulta essere un vanto per il comparto scientifico industriale della Nazione. Lo ha confermato anche il Miur, lo spazio è il fiore all’occhiello dell’innovazione tricolore: una dedica arrivata attraverso la traccia degli esami di maturità improntata sulla missione ExoMars e su Samantha Cristoforetti, l’ultima italiana andata in orbita.
“I pianeti con tracce di acqua finora individuati sono tutti giganti gassosi inadatti alla vita. Il risultato però è ugualmente importante perché dimostra che la scoperta di acqua su pianeti alieni è possibile con i mezzi già oggi disponibili. – Racconta Umberto Guidoni nel suo libro ‘Viaggiando oltre il cielo, edito’ da Rizzoli – La sfida ora è quella di trovare pianeti di tipo terrestre, cioè corpi celesti rocciosi di dimensioni comprese tra metà e due volte le dimensioni della Terra, in particolare quelli che si trovano a orbitare nella zona abitabile della loro stella, dove potrebbe esistere acqua allo stato liquido e forse la vita”.
ExoMArs, appunto, la missione da 1,2 miliardi di dollari organizzata dall’Esa, Agenzia Spaziale Europea, e dall’Asi, l’Agenzia Spaziale Italiana. Progetto di portata storica, destinato ad aggiungere informazioni e capitoli nel grande dossier chiamato Marte. “Sicuramente il pianeta rosso continuerà a darci sorprese”, le parole di Roberto Battiston, presidente Asi, che ha confermato la scoperta di acqua “Marte è un luogo in cui c’è dell’acqua, anche se con modalità diverse rispetto a quelle cui siamo abituati sulla Terra”.
Intanto il 30 maggio 2017 sarà già il turno di Paolo Nespoli (in foto), decano dello spazio e rodato navigatore tra le stelle. Alla terza volta in orbita, Nespoli salirà a bordo della Stazione Spaziale Internazionale come più esperto astronauta di sempre: il 4 aprile 2017 saranno 60 anni per lui. Un record per lo Spazio, ad oggi detenuto dal francese Jean Loup Chrètien che nel 1997, a 59 anni, si recò sulla Mir con lo Space Shuttle Altantis. Lo aveva spiegato tempo fa sulle colonne di Repubblica Roberto Battiston, da presidente Asi il compito era tenere in orbita due astronauti nei prossimi 5 anni. Per farlo l’Italia ha aperto le porte alle due superpotenze mondiali in ambito aereospaziale: Nasa ed Esa.
Dopo l’esperienze del 2007 e del 2010-2011 a bordo, rispettivamente, dello shuttle Discovery e della stazione spaziale internazionale, Nespoli tornerà sull’ISS per cinque mesi. È il settimo italiano a volare nello spazio solo negli ultimi vent’anni, con lui Franco Malerba, Maurizio Cheli, Umberto Guidoni, Roberto Vittori, Luca Parmitano e, appunto, Samantha Cristoforetti.
L’astronauta milanese è dal suo ritorno diventata regina dello spazio, Samantha ha trascorso circa 200 giorni a bordo della Stazione Spaziale Internazionale. Dall’11 giugno 2015 è detentrice del record femminile, nessuno era stata in orbita così tanto tempo in un solo volo. Il 20 luglio dello stesso anno ha ricevuto poi l’onorificenza di Cavaliere di Gran Croce da parte del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Riconoscimenti meritati per chi nel suo periodo tra le stelle ha portato avanti ricerche che potrebbero rivoluzionare la scienza, su tutte il comportamento delle forme di vita nello spazio, studi che risulteranno utili sia per capire come trascorrere più tempo lontano dalla terra e sia per capire il processo di adattamento dell’essere terrestre su pianeti estranei.