Ferrieri (iCarry): vi racconto come giovani e innovazione salveranno l’Italia

Di Leone Protomastro

Innovazione e giovani: questo il binomio vincente per l’Italia, a maggior ragione in un momento complicatissimo come quello in cui ci troviamo. Lo dice a PrimadiTuttoItaliani Gabriele Ferrieri, giovane romano, co-fondatore di iCarry, ribattezzata la Amazon tricolore. Non solo player in grado di trasformarsi rapidamente da start up a realtà consolidata, ma vera e propria scommessa (fino ad ora vinta) messa in piedi grazie ai due pilastri di cui una società moderna non può fare a meno.

Domanda. Perché giovani e innovazione salveranno l’Italia?

Risposta. Ha scritto Roger Judrin che giovani si è ricchi di ciò che si è; vecchi, si è ricchi di ciò che si ha. Il futuro di un paese non può che passare dall’impegno e dallo sforzo delle sue nuove leve. E a maggior ragione in un’era caratterizzata dall’iper sviluppo tecnologico e dalla globalizzaziome, credo che non investire in giovani e innovazione sia una follia. Si tratta del binomio giusto per contemperare due esigenze: produrre classe dirigente in un contesto di sviluppo.

D. Da iCarry fino ad Angi: cosa lega le due esperienze?

R. Assieme a Daniel Giovannetti sono Co-founder e Managing Partner di iCarry, la prima piattaforma in Italia in grado di consegnare varie tipolgie di merce entro poche ore e con l’utilizzo di vettori green, come biciclette e mezzi elettrici. L’intuizione commerciale, che ci ha fatto guadagnare l’attenzione di un nome top del tessuto industriale italiano come il gruppo Marzotto, si sposa alla perfezione con l’impegno sociale e associativo di Angi. L’Associaziona Nazionale Giovani Innovatori che mi onoro di presiedere è la continuazione ideale di un sogno, che esplicitiamo ogni anno con il premio Angi che si tiene in dicembre.

D. Come può una start up diventare un’azienda vera e propria?

R. Siamo partiti come una start up e come c2c, ovvero un player che coprisse il segmento privato-privato, ma ben presto ci siamo evoluti in b2c e successivamente in b2b, settore che oggi copre gran parte dell’attuale attività relativamente alla grande distribuzione organizzata. Non vi nascondo che non è retorica citare l’importanza del lavoro certosino, della voglia di emergere e della passione: senza questi elementi trainanti c’è poco spazio per innovare e costruire.

D. Cosa offre oggi iCarry al mercato e con quali strumenti?

R. Al fine di armonizzare al meglio le nuove e sempre mutevoli esigenze dei clienti, ci siamo sforzati di smaltire gli ordini tramite l’intelligent dispatching in real-time. In questo modo iCarry sceglie i mezzi da utilizzare tramite un sistema di autoapprendimento attraverso machine learning e intelligenza artificiale: il risultato concreto sono tempi di consegna che variano da 30 minuti a 2 ore. Per il nostro paese credo rappresenti una novità assoluta. Aggiungo che abbiamo individuato in un algoritmo il mezzo per effettuare consegne a domicilio con servizio a valore aggiunto, come il tracking live, il pagamento tramite Pos e notifiche push alla consegna, portali dedicati per i retailer e bot Telegram personalizzabili.

D. Dall’osservatorio privilegiato dell’innovazione le chiedo come spendere i 200 miliardi del recovery fund?

R. Sviluppo, innovazione e trasformazione digitale: credo sia imprescindibile partire da questi tre elementi e ne spiego il perché. Osservo che come Angi abbiamo avanzato alcune proposte tramite un piano di provvedimenti legati all’idea di un ‘Decreto Connessioni’ e di un ‘Decreto Innovazione’, rivolto al governo e ai dicasteri presieduti dai ministri Patuanelli, Manfredi Gualtieri e Azzolina. Il nostro obiettivo è sottolineare ulteriormente l’importanza di investire nelle giovani generazioni come punto di riferimento per il futuro dell’Italia e farlo tramite azioni mirate a supportare una serie di misure strategiche: mi riferisco alla alfabetizzazione digitale, alle imprese e startup, alla riduzione del divario digitale, al lavoro agile, alla cybersecurity e al sostegno di società ad alto contenuto tecnologico tramite lo strumento del Golden Power anche per le startup e le pmi innovative. Si tratta di un’opportunità unica che non possiamo pernetterci di fallire.

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