Italiani? Non per tornare a casa, ma per cercare il futuro

spadi Francesco De Palo

Abbracciare il cosmo e puntare al futuro. Essere nati nel Mediterraneo è fonte di grande piacevolezza, perché a cavallo fra due mondi e due lingue: il greco e il latino. Quando pensiamo al cosmo intendiamo l’universo, un pianeta globalizzato distante e diverso. Ma gli antichi greci intendevano con quel termine la gente, le moltitudini. Ecco che il progetto che stiamo lanciando sarà chiamato “prima di tutto ITALIANI” proprio per parlare a chi è dislocato in altri continenti ma con il comun denominatore dell’italianità. Il nuovo progetto editoriale nasce con l’idea di avere un taglio economico, culturale, politico e sociale in modo da poterlo diffondere tramite il web tra tutte le comunità degli italiani nel mondo. Uno strumento rapido ed all’avanguardia per dare risalto alle problematiche delle singole comunità e anche fertile occasione per intrecciare rapporti tra le realtà produttive, coinvolgendo le Camere di Commercio italiane nel mondo.

Vi è un popolo Italiano che vive e opera oltre i confini della Patria: sono gli Italiani all’estero, calcolati in cinquelavorano in Europa, in Africa, nelle Americhe, in Australia. Vi sono poi circa sessanta milioni di oriundi di origine Italiana, così conteggiati nelle stime del nostro Ministero degli Esteri; una potenzialità immensa, totalmente dimenticata e persino discriminata fino ad ora, a cui invece va offerta una nuova voce. Il mensile sarà realizzato in formato multilingue, al fine di essere perfettamente fruibile anche da altri utenti come ad esempio le Camere di Commercio all’estero.

Cosa rappresenta allora quel “Prima di tutto” che appare sopra la testata? Una rivendicazione, uno spunto, un titolo, oppure una realtà? Significa che nel cuore e nell’anima di tutti i nostri connazionali che hanno raggiunto grandi, medi e piccoli risultati lontani dalla propria Patria, vi è un comune denominatore. Alto, pulito ed edificante: l’essere Italiani. Ovvero il fulcro attraverso cui, poi, convivere con la globalizzazione e gli scambi a trecentosessanta gradi. Ecco che la mission di questa testata non sarà solo quella di dare conto di eventi e mostre, di appuntamenti e rivisitazioni, bensì di avviare dibattiti e scambi di opinione, incontri e confronti, approfondendo analiticamente con spirito critico tematiche e problematiche in vari ambiti. Quello economico, con una panoramica delle iniziative presenti nei vari territori individuando per ognuna di esse il fil rouge dell’italianità; quello sociale, per mettere in rete il senso di appartenenza degli italiani lontani; quello promozionale, con la sensibilizzazione del made in Italy diffondendo le buone pratiche dei successi ottenuti dagli italiani nel mondo; quello culturale, con le iniziative che attengono al mondo della cultura italiana declinate nelle singole realtà continentali e innalzandole a esempio alto e positivo dell’italianità nel mondo; quello geopolitico, con particolare attenzione alle missioni dei militari italiani impegnati in tutto il mondo e delle aziende che “esportano” avanguardia nei cinque continenti.

Prima di tutto Italiani, quindi, non sarà né un megafono nostalgico né passatista. Ma il tentativo di guardare al futuro ognuno con la propria italianità nel cuore.

twitter@@PrimadituttoIta

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