Il fondo: Eroe a bordo dei “maiali”. Addio a Bianchi

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di Roberto Menia

Se ne va uno dei fantastici sei, i sub agli ordini di Luigi Durand de la Penne che a bordo dei “maiali” affondarono le navi britanniche nel 1941. A 103 anni è mancato il comandante Emilio Bianchi, un pezzo della storia d’Italia che assieme a de la Penne scrissero una pagina molto significativa per la X Mas. Il primo, dopo una missione durata ore, perse il respiratore ad ossigeno e, costretto ad emergere, venne arrestato dagli inglesi. Ma mentre lo interrogavano de la Penne condusse ugualmente sul fondo il maiale e piazzò la testata esplosiva sotto la chiglia della Valiant con le sue sole forze. Ma una volta riemerso fu arrestato. Non disse una parola ai suoi carcerieri che lo confinarono in una cella della nave sotto la linea di galleggiamento.

In quella prigione sarebbe morto, una volta esplosa la testata. Ma mezz’ora prima del scoppio, avvisò gli inglesi dell’esplosione e dopo che la carena della Valiant fu adagiata sul fondo del porto, riuscirono a mettersi in salvo. Gli inglesi però li tennero prigionieri fino al termine del conflitto.
Il ricordo italiano nei confronti degli uomini protagonisti delle azioni ad Alessandria d’Egitto (e poi anche a Gibilterra) si ritrova anche nell’intitolazione di una unità della Marina Militare a “Durand de la Penne”, a bordo della quale, accanto alla plancia, si possono osservare testimonianze e foto sulle gesta del marchese de La Penne e dei “magnifici 6” che valorosamente si misurarono contro la possente Royal Navy nel porto di Alessandria.

Se ne va una figura che ha affollato le cronache della storia d’Italia del secolo scorso, simbolo di dedizione e coraggio, valori oggi quantomai rari. La fedeltà alla Patria, il rispetto per l’ordine e le gerarchie. Sembrano titoli un po’desueti, confrontandoli con ciò che la cronaca ci veicola quotidianamente. E invece sono ancora fondamenta irrinunciabili.

twitter@robertomenia

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