di Francesco De Palo
A proposito di genesi. Questa Europa, che sta andando a infrangersi contro il muro della sordità e della cecità per via dei troppi errori che reiteratamente continua a commettere, ha messo da parte forse il dato maggiormente significativo: il suo rapporto carnale con il Mediterraneo. Cancellando con un tratto di penna il fil rouge rappresentato dalla storia e dalla geografia, ha voluto disconoscere i propri padri fondatori, preferendo tout court anelare ai desiderata teutonici.
Un doppio passo falso: in primis perché, come la storia ci insegna, gli imperi nascono e finiscono (anche i più forti); in secundis perché proprio ignorare e mortificare le origini dell’Europa, contribuisce al suo smarrimento. Non è quella attuale la vocazione dell’Ue, anzi, chi guarda solo a nord dimenticando la cultura classica, le origini cristiane, la genesi dell’antica Grecia e dell’impero romano aggiunge sale sulle euroferite che sanguinano ininterrottamente.
Sanarle non sarà facile, perché serve una rivoluzione copernicana, circa modi e azioni. E se ripartissimo da una sovranità euromediterranea?
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