Bergamo onori il “Leone” Tremaglia (e gli italiani all’estero) con una via

tremaglia1di Leone Protomastro

Una via o una piazza della sua Bergamo, dedicata a chi, già Medaglia d’Oro, ha dato lustro alla propria città natale, tanto in Italia quanto nei cinque continenti che ha instancabilmente visitato per incontrare i “suoi” italiani. Il nuovo anno si apre con una vecchia battaglia del Ctim, fondato nel 1968 dal primo ed unico Ministro per gli Italiani nel Mondo On. Mirko Tremaglia, Decano del Parlamento Italiano scomparso nel mese di Dicembre del 2011 nella sua città.

Già all’indomani della sua morte era stato il coordinatore Ctim Nord America, com. Vincenzo Arcobelli, a scrivere personalmente all’allora sindaco Franco Tentorio per sensibilizzare il consiglio comunale della Città di Bergamo sulla questione. Tremaglia infatti era rispettato per il suo impegno istituzionale e politico da tutte le parti politiche, anche da quelle che ideologicamente gli erano avverse. Rispettato perché riconosciuto intellettualmente onesto, perché a sua volta rispettoso e dotato di una inimitabile passione politica. Era inoltre amato dai connazionali all’estero per la sua battaglia quarantennale (vera e non ipocrita), con l’obiettivo poi raggiunto di far cambiare la Costituzione per ben due volte da parte del Parlamento Italiano e giungere ad essere “il padre del voto all’estero”.

Alcuni mesi prima della sua scomparsa raccontò proprio ad alcuni dirigenti del Ctim che si era recato personalmente dal Presidente della Repubblica per chiedergli di essere ricordato come portatore di democrazia. E confidava che il Capo dello Stato in occasione del discorso di ne anno dedicasse qualche passaggio proprio agli italiani all’estero, la sua seconda famiglia, le cui istanze sono ancora oggi disattese.

“Credo che sia importante conservare la memoria ed il patrimonio storico di cui Tremaglia ha dato lustro a Bergamo non solo in Italia ma nel mondo” osserva il comandante Arcobelli, ricordando che il Consiglio Comunale di Bergamo lo aveva anche premiato con una Medaglia d’Oro per la sua opera costante. Tra l’altro lo scorso anno, in occasione di un seminario del Ctim tenuto a Roma in Senato sulla figura di Tremaglia, era stato il Segretario Generale del Ctim. on. Roberto Menia, a proporre all’allora ministro degli esteri Paolo Gentiloni, attuale premier, di dedicare una sala della Farnesina al fondatore del Ctim.

Oggi, in attesa di una risposta dal neo ministro Angelino Alfano, ci sembra doveroso tornare a caldeggiare la proposta dell’intitolazione di una via a Bergamo. Per cui alla luce dei meriti indelebili di un personaggio che ha contribuito instancabilmente al miglioramento della democrazia, dando speranza e diritti ai connazionali sparsi nel mondo l’intitolazione di una strada nella sua città sarebbe un gesto dovuto e di grande rispetto. Un riconoscimento, legittimo e gradito, per chi ha declinato la politica con passione e pragmatismo; per chi non si è sottratto a viaggi e richieste da coloro che hanno dovuto scegliere la via dell’emigrazione; per chi, con il tricolore nel cuore, ha portato orgoglio e italianità lontano da casa. Per chi ha fatto politica. Davvero.

twitter@PrimadiTuttoIta

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