Qui Faros: Gli eurofurbetti che truffano gli allevamenti

Di Fedra Maria

La Politica Agricola Comune? Più che verde perché investe sul futuro sostenibile sembra tanto verso il grigio. Pare faccia strada a chi le regole proprio non le rispetta. E’il caso di un’indagine condotta da un gruppo di giornalisti investigativi commissionata da Greenpeace che ha scoperto come in vari stati membri i beneficiari della PAC sono anche maxi-allevamenti intensivi di bestiame.

Complimenti vivissimi. Che cos’è la Pac? E’la nuova politica agricola comune che tra i suoi ambizioni obiettivi ha il raggiungimento di un’agricoltura “verde”, e che per questo eroga fondi pubblici a chi contribuisce al miglioramento di clima e ambiente.

Ma nei fatti tra chi ha ottenuto una fetta dei circa 60 miliardi di euro che ogni anno Bruxelles riversa nel settore, ci sono produttori che se ne sono infischiati delle buone pratiche.

Negli stabilimenti in questione venivano ingrassati centinaia di migliaia di maiali o polli prima di essere ceduti per la macellazione e quindi per la trasformazione in Prosciutti di Parma o San Daniele in una cornice dove l’ammoniaca rilasciata nell’atmosfera dagli escrementi degli animali causa l’acidificazione del suolo (e anche l’aumento di gas serra). Tra l’altro le norme Ue chiedono che l’ammoniaca sia dichiarata, assieme al metano, da parte di tutte le aziende agricole in modo trasparente.

Perché se ne è accorta un’inchiesta indipendente e non gli ufici preposti dell’Ue? Come mai a Bruxelles vengono a farci l’esame del sangue per le dimensioni delle nostre reti da pesca e poi consentono a grosse aziende di mettere le mani su fondi di cui non avrebbero il diritto di godere?

E’chiaro che qualcosa non torna e anche in questo caso un soggetto terzo ha scoperto una irregolarità di cui i nostri eurodeputati non si sono praticamente accorti, forse intenti a girovagare per il mondo o a partecipare a illustri seminari sul sesso degli angeli o sui diritti dei vegani che il giorno di Pasqua si agghindano a lutto.

Occorre una sterzata, sia per il benessere del nostro paese che per la sua dignità. E si deve iniziare dall’Ue.

twitter@PrimadiTuttoIta

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