Protezionisti no. Ma nemmeno dediti alla beneficienza. Occhio alle truffe eurocanadesi è il titolo di apertura del numero di settembre di Prima di Tutto Italiani (cliccare qui per scaricarlo).
Da alcuni giorni è in vigore l’accordo Ceta tra Ue e Canada (su cui riportiamo nel “Qui Faros” il malumore di merito della Coldiretti), si legge nel fondino di apertura. A scanso di equivoci, è bene precisare un paio di cose. Da soli si muore, questo è ovvio, ma se l’ossessiva apertura in chiave globalistica deve significare la mortificazione di ciò che tutto il mondo ci invidia, ci sia permesso avere qualche dubbio.
Mille e più volte abbiamo scritto su queste colonne che non è la difesa del made in Italy che ci interessa, quanto la promozione. Ma a quanto pare qualcuno non solo non è d’accordo nelle stanze del potere, ma pensa che sia meglio favorire le imitazioni di orecchiette e prosecco di Conegliano piuttosto che sigillarle a vantaggio delle nostre imprese
Da segnalare sul nuovo numero il fondo di Roberto Menia sul passato e sul futuro del Ctim in vista dell’assemblea del 15 ottobre; l’esempio di Moschin e Amici Miei per le giovani generazioni che non sanno più divertirsi, di Enzo Terzi; la tragedia di Adrian raccontata dal com. Vincenzo Arcobelli; perché i massacri del nord est italiani vanno ricordati, di Claudio Antonelli; il ricordo di Rosario Scaia ucciso dalle br di Alberto Micalizzi.