Di Roberto Menia
Ci risiamo. E’ passata l’estate e l’orologio sembra riportarci indietro a vivere le stesse giornate della scorsa primavera e di quella fine d’ inverno che la precedette.
Ritorna l’incubo clausura (pardon lockdown, perché ormai pare obbligatorio usare tutti gli anglicismi possibili), ritornano le autocertificazioni, le chiusure forzate, gli orari, il coprifuoco, il distanziamento sociale, i bollettini medici, la lugubre conta dei morti, i positivi, le terapie intensive, gli asintomatici, gli untori e chi più ne ha più ne metta. Ritornano anche le teleconferenza di Conte, stile Wanna Marchi, che gioca a spararle sempre più grosse.
Era la metà di marzo quando annunciava una ”manovra poderosa, che muoverà flussi da 350 miliardi”… Abbiamo visto.
Lo risenti ora mentre ripete come un puglie suonato che la “sua” Italia è un “modello per l’Europa”. Ma a chi crede di darla a bere? Andrebbe cacciato per la sua insipienza e la sua arroganza: in altri paesi i governi seri hanno sospeso (non posticipato) le imposte ed hanno aiutato con moneta sonante e spendibile cittadini e imprese; qui al massimo ti hanno proposto di indebitarti.

L’Italia ha già subito dalla scorsa chiusura un colpo drammatico al suo sistema economico: come era ovvio avvenisse molti non hanno proprio riaperto, altri combattono a e annaspano.
Per numeri, e lo certifica l’Istat, siamo ultimi in Europa. “Nel secondo trimestre del 2020 il prodotto interno lordo (Pil), è diminuito del 13% rispetto al trimestre precedente e del 18% nei confronti del secondo trimestre del 2019″.
Rispetto al trimestre precedente, tutti i principali aggregati della domanda interna hanno registrato una diminuzione, con cali dell’8,5% per i consumi finali nazionali e del 16,2% per gli investimenti fissi lordi. Le importazioni e le esportazioni sono diminuite, rispettivamente, del 20,6% e del 26,4%.
Questi dati erano stati diffusi ad agosto e già allora, in una situazione data per stabilizzata, la stima per il 2020 era di un calo del Pil del 14,8% sulla base della variazione acquisita per l’intero anno.
Che succederà ora? Andremo al -20% e oltre. Una mazzata insostenibile per il sistema Italia. Solo critica e pessimismo? Ci dicano cosa intendono fare per davvero. Ci dicano, dal fronte Governo, cosa hanno fatto, pensato, elucubrato, progettato, definito, in questi mesi.
Ci dite, esimi rappresentanti del tristo governo giallorosso, che avete previsto per lo scenario (possibile almeno, se non probabile) di ritorno del virus? Pensate di replicare gli stessi errori e la stessa confusione dei tempi della prima emergenza?
Evitate, per favore, di riportarci in Tv presunti esperti che sostengono tutto e l’esatto contrario; evitate di portarci la ministra Azzolina (quella dei banchi con le ruote per gli autoscontri) ad essere smentita e sbertucciata da una virologa che sa di che parla a differenza della prima; evitate di farci vedere quelli che solidarizzano coi fratelli libici quando salta il porto di Beirut; evitate di farci sentire ministri (senza Speranza) che istigano alla delazione i vicini di casa e gli spioni da terrazzo; evitate di emanare regole semplicemente prive di logica e rigore scientifico (tipo stare in casa non più di sei); evitate di fingere di non capire che è inutile volere entrate e uscite differenziate o percorsi alternativi per gli studenti che arrivano a scuola su bus, metropolitane e mezzi di trasporto strapieni e stipati come le sardine; evitate di dirci che avete rilevato più contagi se non ci dite anche che avete fatto 100.000 tamponi contro poche migliaia di prima, evitate insomma di prenderci per fessi.
Se i vostri illustri scienziati, gli esperti dei vostri mille e mille comitati e commissioni, vi avevano avvertito che con l’autunno, puntuale come l’influenza (con cui convive) il Covid sarebbe tornato, ci volete in pratica dire che avete fatto per scuole, per i trasporti, per gli ospedali, per le terapie intensive, per l’isolamento dei reparti covid? E se credete di aver risolto il problema nelle aziende pubbliche e private con lo smart working (altro anglicismo) vi siete chiesti che accade a tutto quel mondo che ruota intorno alle loro presenze (ristoranti, tavole calde, negozi, circoli, palestre)?
E se poi Conte chiede a Fedez e alla Ferragni di dargli una mano beh, abbiamo capito tutto. Chieda piuttosto alla Commissione Europea che significa quanto si è fatto filtrare da Bruxelles a proposito dei fondi Ue disponibili non prima dell’estate 2021.
Chieda o spieghi agli italiani che ne è del Sure e che vuol fare davvero del Recovery Fund. E delle mille contraddizioni sul Mes, che non abbiamo capito ancora se vuol utilizzare o meno. E soprattutto ci dica che farà e con quali garanzie e quali costi per gli italiani. Altri debiti da pagare agli usurai?
La verità è che Conte, con il suo governo di apprendisti stregoni, ha sprecato gli ultimi 6 mesi per organizzare un bel nulla, circa scuola, trasporti, sanità, solidarietà, economia. Puntano solo a sopravvivere a se stessi, nati come sono non per governare ma per impedire agli italiani di votare e quindi alla destra di governare.
E’ tempo di mandarli a casa e di ridare speranza e dignità alla nostra bella Italia.
twitter@robertomenia