“Mentre iniziano i rimpatri dei migranti con le prime navi noleggiate dal Frontex all’alba di ieri in attuazione dell‘accordo Ue Turchia da sei miliardi di dollari, nell’isola greca di Chios le teste di cuoio manganellano senza motivo cittadini che manifestavano pacificamente, preoccupati dai danni al turismo dopo la costruzione di nuovi hotspot. Sono cittadini di serie B?”. Se lo chiede il direttore di Prima di Tutto Italiani Francesco De Palo, Delegato Ctim Grecia, intervenendo alla trasmissione Unomattina su Rai1.
“Al di là delle discrepanze palesi che questo accordo produce e che saranno evidenti a breve termine – osserva – l’episodio che ha coinvolto le teste di cuoio greche è gravissimo: gli isolani, dopo essersi distinti per un’accoglienza calorosa ed eroica in questo dodecamino che è valsa loro la candidatura al Premio Nobel assieme ai Lampedusani, sono ripagati dal governo con pestaggi e repressione, quando chiedevano solo di essere ascoltati perché la loro unica fonte di sopravvivenza, il turismo, è messa in serio pericolo dai nuovi hotspot fatti costruire da Tsipras”.
“La sgradevolissima sensazione – conclude De Palo – è che Atene anziché premiare i cittadini tutti del Dodecaneso per la straordinaria opera sociale fatta a mani nude nell’accogliere migliaia di migranti, abbia scelto di relegarli a soggetti di serie B. Con quelle scene di manganelli e urla a rappresentare il plastico scollamento, ormai definitivo, tra Stato e isolani: sempre più abbandonati a se stessi”.