“Solo macerie” è il titolo di apertura del numero di maggio di Prima di Tutto Italiani, con riferimento a ciò che resta dopo lo scontro istituzionale e dopo 80 giorni di impasse.
“Siamo italiani. Ma anche europei – si legge nel fondino di apertura – E qualcuno si sente anche cittadino del mondo, per formazione e cultura personale. E proprio per questo non possiamo permettere che dopo due tragiche guerre mondiali ve ne sia una terza. Certo, il conflitto sembra essere ormai innescato con già alcune macerie che si vedono cadere in piazza Montecitorio e all’ombra del Quirinale. L’auspicio è che si lotti per essere un Paese normale, dove vige il rispetto della legge, delle istituzioni, delle opinioni e delle persone. Solo quella summa può portare davvero alla Terza Repubblica, al nuovo Rinascimento euromediterraneo dopo il Medioevo 2.0 in cui siamo piombati. Altre strade non ce ne sono. Se non strappare ancora il tricolore”.
Da segnalare suo nuovo numero il trentesimo anniversario della morte di Almirante e Romualdi vergato da Aldo Di Lello, la precisazione di Vincenzo Arcobelli su Comites e Cgie, il ricordo di Enzo Terzi del garibaldino Feliciano Novelli, il polemicamente di Francesco De Palo sull’alfabeto che manca alla politica.
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