Fare impresa (di cultura) all’estero? Si può e parla italiano

di Enzo Terzi

Le idee nascono sempre da domande. Le idee importanti e quelle più semplici come quella di una rivista. E’ questa la nostra storia. Trapiantati oramai da un decennio in terra di Grecia pur con la colpa – per molti imperdonabile – di aver appreso questa lingua quel tanto che basta per le quotidiane afflizioni della sopravvivenza, qualche anno fa nacque ETPbooks, casa editrice che si dedica interamente alla traduzione in italiano, francese ed inglese di letteratura greca. L’impegno e la passione non si sono con il tempo rivelati sufficienti a meno di non riuscire a produrre un tale numero di traduzioni che avrebbero necessitato non di una impresa quasi artigianale, ma di una industria. Eppure tanto c’è da proporre.

L’idea dunque, quella oggetto della storia, è nata lentamente, rendendosi conto che nonostante gli sforzi fatti, specie in Italia già da talune case editrici, restasse un vuoto. La prima fra le domande riguardava chi potesse essere interessato a questa letteratura. Noti bene si parla di letteratura non classica o antica per la quale già di tutto è stato pubblicato, ma di quella bizantina, moderna e contemporanea che godono – come tutte le letterature del mondo – di tesori nascosti, di testi di indubbio interesse.

E non si tratta qui come molti potrebbero credere di una letteratura regionale, ovvero delle storie di paese, circoscritte e limitate allo spirito greco per cui potrebbero rivelarsi estranee e straniere, ma di una letteratura che con il passare dei decenni ha acquisito tutti i diritti per diventare una parte della più vasta letteratura europea mediterranea.

Curiosa ed ancora esotica forse per i paesi del nord, del tutto assimilabile al modo di sentire di chi condivide sponde dello stesso mare. E non è tutto. La domanda immediatamente successiva è stata quella di prendere atto che – specie in Italia – i programmi di insegnamento scolastico del greco si limitano al periodo classico (salvo il recente innesto ancorché sporadico di corsi di lingua neogreca) e tutto il resto, quasi due millenni oramai, fossero terreno i cui diritti appartenessero unicamente agli studi specializzati delle Università.

In mezzo a questi due mondi che troppo spesso risultano incomunicanti vi è quella moltitudine di appassionati, di curiosi, di studiosi amatoriali la cui sete di conoscenza continuava a restare insoddisfatta. Eppure quanti e quanti ogni anno passano nei modi più vari le loro vacanze in Grecia o, comunque ne hanno in progetto? Quanti leggono e vanno alle stagioni di teatro antico?

Ecco dunque l’idea che ha preso la forma di una rivista che abbiamo chiamato “Periptero”.

Per chi non lo sapesse il “periptero” è il chiosco, spesso aperto giorno notte dove, per strada, si possono acquistare i prodotti più vari e dove, un tempo forse più di oggi, ci si soffermava a leggere le testate dei giornali appesi come panni al sole, dove si discuteva in capannelli che talvolta occupavano l’intero marciapiede e parte della sede stradale.

E’ nato dunque Periptero il cui primo numero vede la luce proprio in questa fine di marzo: una rivista che si occupa di letteratura, di teatro, di filosofia,di archeologia, di pittura ed anche di qualche evento d’attualità culturale con l’impegno di proporsi a tutti coloro che non solo sono curiosi di periodi storici e di autori sconosciuti (o quasi) ma che soprattutto non hanno quella specifica preparazione che permetterebbe loro di fruire di testi specialistici universitari restando, pertanto, orfani di uno strumento adatto.

Il primo numero ha cercato di presentare un panorama il più possibile vasto, offrendo contributi che raccontano della Grecia antica, di quella moderna fino a quella contemporanea, nell’intento di mostrare come vi sia non solo un universo tutto da scoprire ma che, lo stesso, grazie ad una particolare attenzione ai collegamenti , sia il frutto di un mondo in evoluzione. Coloro che scrivono sono docenti di scuole secondarie e di università, ricercatori e filologi che hanno deciso di condividere con noi questo progetto al fine di creare un ponte di collegamento tra la passione e lo studio più raffinato. Così, in questo numero, dalla filosofia di Aristotele ritrovato negli scritti di Hannah Arendt, passeremo al duecento dove il “grande” dialogherà con S. Tommaso d’Aquino; ci immergeremo poi nel periodo dei grandi scavi allorquando tra tedeschi e francesi si dibatteva una sorta di predominio culturale in questa terra.

Parleremo dei grandi come Kavafis, messo in relazione al nostro Montale, non dimenticando certo l’impegno politico e culturale di Ritsos. Non abbiamo dimenticato neanche argomenti più dilettevoli ma non meno importanti come una piccola storia del rebetiko e delle sue implicazioni sociali. E ancora il teatro per i suoi significati di ieri e per i modi interpretativi di oggi.

E ancora uno sguardo puramente archeologico per le recenti celebrazioni dell’imperatore Adriano. E ancora le curiosità su Simonidis, uno dei più grandi falsari che la storia greca conosca. E se non bastasse un racconto intrigante di Lapathiotis, offerto con testo a fronte per coloro che vi si vorranno cimentare. E ancora un confronto tra la poesia visiva in Italia e Grecia e, perché no, un assaggio sulla lingua greca e sull’uso, spesso inconsapevole che oggi tutti ne facciamo. E altro ancora.

Periptero verrà pubblicato quattro volte l’anno, ogni numero riporterà come semplice titolo il mese e l’anno di pubblicazione. Ci saranno, come è questo numero d’esordio, pubblicazioni “doppie” ed altre più snelle dovute al fatto che taluni mesi , specie quelli vacanzieri, rendono poi difficile la distribuzione. Periptero è in fondo un piccolo progetto con grandi ambizioni, come è giusto che sia.

Oggi si presenta contando su un nutrito Comitato di redazione e di una Direzione scientifica snella ma alquanto rappresentativa. Vi partecipano docenti d’Italia, di Grecia, di Francia, di Germania, di Spagna, tutti disponibili a condividere la missione di fornire una divulgazione seria, erudita ma in un linguaggio accessibile ai più.

twitter@PrimadiTuttoIta

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