Non cessano in nord America le ondate di atti vandalici contro le statue di Cristoforo Colombo, con pitture sparse che hanno danneggiato e sfregiato le statue in alcune città tra cui Chicago, dove ci sono tre monumenti dedicati al grande navigatore ed esploratore genovese.
Un’atmosfera sempre più pesante quella che si respira negli Stati Uniti, con un aumento di tensione, creata da ignobili teppisti organizzati e coordinati politicamente da una sinistra estremista, che si dilettano in maniera deplorevole nel compiere atti incivili e di violenza nei confronti di monumenti storici che dovrebbero appartenere alla storia di questo grande Paese e all’intera società e che in questo caso toccano l’orgoglio della comunità italo americana. Per questo motivo a Philadelphia alcuni manifestanti hanno deciso di proteggere da potenziali ed ulteriori attacchi vandalici, facendo da guardia alla Statua di Colombo.
A Chicago il Ctim guidato da Carlo Vaniglia e Frank Di Piero, assieme a Michelangelo Giampaoli e a Joe Esposito della ( LICNA) little Italy Chicago Neighborhood Association, con circa una sessantina di partecipanti hanno deciso di pulire e fare qualche riparazione al monumento danneggiato e poi di manifestare in maniera pacifica per esprimere al pubblico ed ai media televisivi come CBS news, il loro senso di appartenza alla cultura italiana e alla storia, nonché proprio a quei monumenti voluti e messi in piedi dalla Comunità Italiana da oltre 50 anni, presso l’Arrigo Park, tra Loomis e Polk Street nel cuore della vecchia Little Italy di Chicago.
Il Delegato del CTIM a Chicago Carlo Vaniglia rispondendo alle domande dei giornalisti della CBS, ha voluto esprimere con fierezza l’attaccamento a Colombo, uno dei principali simboli italiani, che con il Columbus day rappresenta nel mese di Ottobre l’unica festività dedicata alla collettività Italo Americana.
Nella stessa giornata è intervenuto telefonicamente il Presidente del CTIM nonché rappresentante negli Usa per il Cgie, Vincenzo Arcobelli, il quale dopo essersi complimentato per l’eccellente lavoro svolto dalla Delegazione di Chicago e degli Organizzatori partners, ha evidenziato come sia importante un lavoro di squadra coordinato con le altre associazioni italo americane sia a livello locale che a livello nazionale per dare più voce a questo tema.
Sul punto interpellerà il Consigliere della Città di Chicago Jason Ervin (Alderman 28th ward), anticipando l’intenzione di promuovere una petizione, con relativa raccolta di firme, per prevenire la decisione di rimuovere la Statua di Colombo da Arrigo Park, desiderio espresso attraverso i social network da gruppi estremisti e da nuovi residenti (che vorrebbero cambiare la storia) dell’area vicina al monumento.
Come italiano che vive all’estero, vedere che i nostri simboli vengono di continuo danneggiati o nel caso del made in Italy, contraffatti mi rende furibondo nei confronti di ci governa, che non ha ne voglia ne intenzione di intervenire per accordi con il sistema globalista che vorrebbe un unico pensiero e un unico mercato (e un unica popolazione docile e sottomessa).
Quello che sta accadendo in USA, ma non solo è l’ennesima dimostrazione di come il sistema globalistico ha deciso di distruggere i simboli della nostra storia. Quella occidentale, ma soprattutto quella italiana, fatta da personaggi di elevata cultura e tradizionalmente legati al loro paese di origine, nonostante che nella storia hanno dovuto passare da un sistema ad un altro. Ma questo paese, l’Italia è il simbolo dell’occidente. Sulle macerie dell’impero romano che ha legato a se numerosi popoli e li ha trasformati in quello che oggi è il simbolo del progresso e della storia, viene messo a meno da questi talibani. L’anno zero vorrebbero, proprio come i talebani dell’Isis vogliono. Questo è anche un razzismo vero e proprio verso non solo la nostra comunità all’estero, ma verso il paese stesso, l’Italia
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Vivo all’estero, Croazia da più di 25 anni. Nonostante che sia integrato e abbia la cittadinanza croata, quando vedo quello che che succede nel mondo ai danni degli italiani, mi rendo conto che per noi che viviamo all’estero risulta difficile capire certe discriminazioni che volenti o dolenti infangano questo paese fondatore della civiltà occidentale (Grecia compresa, ovvio). Quando ho visto abbattere le statue di colombo, ma prima ancora, un paio di anno fa, volevano abbattere anche quella di Balbo nel (2017), mi fa impressione vedere la poca cultura dei paesi come in USA in questo caso, dove vivono talebani (i talebani dell’ISIS vogliono l’anno zero, per chi non lo sa) distruggendo la cultura occidentale, con l’intenzione di rifare la storia a loro immagine, partendo dall’anno zero e creando un mondo di comodo con una popolazione, docile e accordante. Ma colpire questi simboli parte integrante della storia, volente o dolente è storia, Questo è colpire direttamente il popolo italiano, sia in Italia che all’estero. è un forma di razzismo tra i più abbietti e abominevoli che certe persone, popoli o organizzazioni di ogni razza o di sesso fanno per un ideale tra i più ipocriti che esistono al mondo; il pensiero unico!
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