“Pensa da uomo di azione – ha scritto Henri L. Bergson – e agisci da uomo di pensiero”. Così il nuovo numero di Prima di tutto Italiani celebra i circa 100 eletti al Comites fra le Liste Ctim. (Scaricalo cliccando qui)
Dopo le statistiche e i risultati delle elezioni è già tempo di bilanci. Felici per il risultato raggiunto, ma altrettanto consapevoli che oggi prende avvio un’altra (e ben più complicata) battaglia. Le sfide sono sotto gli occhi di tutti: riforma del “mercato” degli eletti all’estero, modalità e investimenti condizionati dalla spending review, rischio chiusura per altri poli italiani come consolati e Istituti Italiani di Cultura all’Estero, esigenze dei connazionali rimaste immutate.
Ecco, è proprio da queste ultime che il nuovo Cgie dovrà ripartire perché, al netto di strategie politiche, visioni più o meno lungimiranti, o scelte dettate dalla contingenza, ciò che resta sul campo sono i bisogni degli italiani che vivono fuori dal nostro Paese. Tasse come l’Imu o la tarsu, le questioni relative alle pensioni, il grande punto della lingua italiana, lo sviluppo armonico del made in Italy come biglietto da visita mondiale di una cultura grande quanto cinque e più continenti. Ce n’è abbastanza per augurare a tutti buon lavoro.
Da segnalare sul nuovo numero il fondo di Roberto Menia sull’impegno del Ctim oltre gli eletti; una riflessione di Claudio Antonelli sulla liberazione e i bombardamenti; l’intervista di Enrico Filotico al 25enne italiano padre di una app che fa concorrenza a Yahoo e Facebook; l’approfondimento di Enzo Terzi su Expo 2015; il Polemicamente di Francesco De Palo dedicato alla grande attualità di Dante Alighieri.
@PrimadituttoIta
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